Due maschere e Voce meccanica
Partiture di Giacomo Guidetti per voci recitanti e basi musicali
su testi di
Antonietta Dell'Arte

Le due partiture sono effettivamente per "voci recitanti" (non sono "recitativi"): le attrici le interpretano teatralmente e senza  modulazioni melodiche.  Le partiture sono comunque divise in battute, che vanno rispettate per i tempi, e sulle quali sono segnate indicazioni di regia e dinamiche.

Le basi musicali fungono anche da metronomi per le scansioni ritmiche.
Le poesie  della Dell'Arte si prestano a questi tipi di interpretazioni a più voci, poiché (come la poetessa stessa sostiene) sono sovrapposizioni di metafore o di stati emotivi contrastanti.

Due maschere   
poesia di Antonietta Dell'Arte (da "Lettera" - 1989)

Partitura  di Giacomo Guidetti  per 4 voci recitanti e base musicale (1993).
Voci recitanti:
Ombretta Franzini, Barbara Gabotto, Daniela Jannace, Giuliana Rapino

due maschere
dentro due maschere
giapponesi perduti
ci dissolviamo puoi capire
per calli e ci diamo la mano
e per ponti che il grigio
avvolge Venezia unico
splendido per sorrisi
sommersi andiamo
che senso ha
senza toccarci
questo carnevale
cercare la risata
dove si offre il sorriso

appena ti fai ingoiare
dall'esigua onda lagunare
io ancora dentro al cantiere
costruisco impossibili
azzurri grattacieli
di giorno
nelle tue mani crollano




Ascolto di "Due maschere"
(mp3 - 844 kb)

Voce meccanica   
poesia di Antonietta Dell'Arte (da "Corpo" - 1984)

Partitura  di Giacomo Guidetti  per 2 voci recitanti e base musicale (1998).
Voci recitanti:
Barbara Gabotto, Giuliana Rapino

a riaverlo il cuore
ingoiato dalla rana
spaccata mangiata
per vendetta mi giunse al cuore
o non è questo viscido
battito cos'è il cuore
ori assenza (?) ora
di te in avaria la tua voce

al segnale : sono il
tuo azzurro amore ricordi (?)
un fastidioso-
parli prego ha un
minuto a disposizione-
la tua voce meccanica
che non riconosco
a pensarti sotto l'albero

che passione che fusa
se aspetti che ti aspetti quieta
nel carillon che apri
la sera danza nel
tutù giallo danza
e ti disponi sul bianco letto
estraneo il motivo che
vorrei viverlo l'amore
anche di giorno al
pagamento della cambiale
ricordi mio amore azzurro
e vedevamo azzurra la cambiale

anche sul punto di
scadenze di pentole
dentro la dentiera
il vento passa sibila
da farti chiudere la bocca
devo proprio rassegnarmi (?)

del resto vorrei vedere
cosa faresti in una giornata
grigia due giorni e tre mesi
i cani abbaiano senza risposta
le solite cose fatte con
indifferenza - se non toccarti
i seni caldi d'amore-
cos'è il cuore(?) corri corri
e dire peccato l'amore
è troppo occupato
per venirmi a bussare
il sole è tramontato tre volte
tre volte è morto l'amore lo sai (?)

Milano. 21 ottobre 1983

Ascolto di "Voce meccanica"
(mp3 - 1205 kb)

Indice generale

Indice di sezione