Maria Teresa Ciammaruconi
Noi che tremiamo di tramonto
Si incontrano oltre i propri territori
e ci guardano indifferenti al tempo
dal luogo dove si ritrovano i corpi
attraversati dall'oltraggio dalla vita
tradita
che ancora li morde gettati nel lutto
di strade senza incroci e parole inutili.
Corpi violati da tutti noi
che tremiamo di tramonto
noi disperati esteti distesi
sulle agonie dello spirito
affatturati inquisitori dell'anima
con le mani pulite accarezziamo
i brandelli della vostra immagine
in sacrificio ancora tra uno spot
e il pranzo di natale raffinato
delirio smascherato
alla verità della carne tirata
tra i quattro punti cardinali.
La lingua del dolore ha disertato parole
e bandiere
la tana è nel silenzio spugnoso di
una scatola
cranica
nella sacca devastata della pelle dove
cresce
la rabbia
dell'amore assassinato prima che gli
occhi
godano
i colori raccolti negli occhi diversi
dell'altro.
Roma 1998
Dall'antologia "Poesia dell'Esilio"
a cura di Maria Jatosti - Arlem - Roma 1998
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